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Caduta dei denti in età adulta: causa e conseguenze

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Caduta dei denti in età adulta: causa e conseguenze

Quali precauzioni adottare per evitare di perdere un dente

Il sorriso viene spesso considerato una vera e propria espressione di vita, una sorta di specchio dei nostri sentimenti. È inoltre uno dei mezzi che abbiamo a disposizione per comunicare con il mondo che ci circonda. Per questo, nella persona adulta, la parziale o totale caduta dei denti viene spesso vissuta come un inizio precoce di vecchiaia, con una conseguente condizione di deperimento psico-emotivo.

 

Un problema estetico e funzionale

Non si tratta di un’evenienza che va ad inficiare soltanto sui canoni di bellezza. La caduta dei denti rappresenta un campanello d’allarme che ci avvisa della comparsa di una o più patologie in atto. La loro perdita sta a significare una mutilazione che, se sfocia nella privazione della capacità masticatoria, costituisce per molti una grave invalidità anche da un punto di vista strettamente funzionale, creando le condizioni ideali per un indebolimento o per un fastidioso sanguinamento delle gengive.

Un evento simile provoca prima di tutto uno squilibrio nella conformazione del cavo orale generando una malocclusione, ossia l’incapacità di chiudere la bocca nella maniera corretta. Questa ultima, a sua volta, può portare ad ulteriori problematiche come cefalee o vertigini. Certamente determina anche un aumento di placca e tartaro, innescando una reazione a catena che può far nascere diversi tipi di infiammazione. La caduta dei denti può verificarsi attraverso un ventaglio di ipotesi piuttosto ampio, tra le quali:

  • Le carie
  • Placche batteriche
  • Gingivite
  • Scarsa igiene orale
  • Abitudini alimentari scorrette

Dunque infezioni dentali trascurate o non curate nella maniera opportuna, possono essere il motivo per il quale, ad un certo punto della vita, ci troviamo a dover combattere con un fastidio del genere. Da un punto di vista statistico però, la causa più comune risulta essere la parodontite con circa il 30% dei casi, percentuale che sale ulteriormente con l’avanzare dell’età media.

La parodontite

Come detto dunque i denti che cadono rappresentano di per sé il sintomo che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Per questo spesso possono essere associati a qualche altra sintomatologia che, in maniera diretta o indiretta, rappresenta la vera origine del fenomeno. È una problematica seria e purtroppo molto comune soprattutto negli anziani.

Paradossalmente però, più si invecchia e meno ci si occupa della salute orale. Anche per questo una percentuale molto alta delle persone facenti parte alla terza età perde i propri denti per colpa della piorrea, altro termine usato per definire la parodontite. Si tratta di un’infiammazione del parodonto con la conseguente formazione di tasche gengivali nelle quali tendono a rimanere intrappolati con molta più facilità i residui organici.

La parodontite ha molteplici cause: a partire dal fattore genetico, che può incidere molto sul suo manifestarsi, ad alcune cattive abitudini come il fumo, l’abuso di alcool o quello di zuccheri.

Caduta dei denti: quando rivolgersi al dentista

Nel momento in cui il problema compare, è necessario contattare il proprio odontoiatra di fiducia. Tramite una serie di esami potrà stabilire la corretta diagnosi e prescrivere l’eventuale terapia da seguire, a seconda del caso clinico affrontato. Inoltre, con dei test di approfondimento, si potrà accertare o scongiurare la presenza di eventuali altre patologie sottostanti.

A seconda del motivo scatenante il dentista potrebbe ritenere necessario prescrivere l’assunzione di alcuni farmaci o consigliare l’utilizzo di trattamenti che consistono in protesi dentali o impianti che si integrano in modo perfetto all’osso mascellare.

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